venerdì 11 dicembre 2009

Inghilterra_GF per bambini

Ecco come veniva presentato questo nuovo programma prima di andare in onda.

E’ mania Grande Fratello: in Inghilterra la nuova frontiera del reality show più famoso nel mondo si chiama ‘baby’. Channel 4, l’emittente televisiva britannica, manderà in onda ‘Boys and Girls Alone’, una versione mini del Grande Fratello in cui 20 ragazzini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni (10 maschietti e 10 femminucce) trascorreranno due settimane da soli in una casa senza genitori.

E non tarda ad arrivare puntuale la polemica. Possono dei ragazzini vivere isolati e dover sembrare delle star senza ancora avere imparato cosa vuole dire davvero la vita? O l’esperienza potrebbe essere un sistema efficace di insegnamento alla socializzazione, alla convivenza e alla tolleranza?

Del resto si parla di ragazzini e, si sa, la loro impazienza viene fuori fin troppo spesso a questa età. Magari la convivenza potrebbe insegnar loro ad essere più tolleranti. O magari potrebbe renderli ‘schiavi’ della tv sin da questa tenera età?

La preoccupazione è anche quella di dar vita a vere e proprie azioni di mini violenza che rimarrebbero impunite, considerando gli stili di vita ultimi degli inglesi. I genitori, infatti, che hanno monitorato dal primo giorno le riprese, sono insorti, perché i maschietti sono diventati subito aggressivi, uno dei bimbi che ha puntato un coltello contro un amichetto con cui stava litigando mentre le femminucce in pochissimo tempo hanno devastato una delle stanze da letto e si sono accapigliate tra di loro, con le più grandi che hanno messo in atto veri e propri episodi di bullismo ai danni delle più piccole. Ma il programma andrà in onda ugualmente.


Il resoconto dopo qualche puntanta andata in onda.


Gli ideatori ne parlano come un "documentario", un esperimento sociologico, che, com'era facile aspettarsi, ha immediatamente sollevato cori di polemiche.

I ragazzi si mettono subito all'opera per organizzarsi, ma tentando di imitare le regole del mondo degli adulti, trasformano quello che poteva essere un paradiso terrestre in un vero inferno, dove emergono paure irrazionali e comportamenti selvaggi.

Per qualcuno potrebbe essere la dimostrazione che i bambini sono più saggi degli adulti e che sapranno organizzarsi e autoregolarsi senza eccessi. Per altri, invece, che a prescindere dall'età, la natura umana è prevaricatrice e cattiva e si creeranno fazioni, faide e incomprensioni. Più probabilmente, il programma non ha alcuna velleità pedagogica o sociologica, ma puramente... economica.

L'aspetto più aggiacciante non è che ci siano produttori affamati di denaro, questo è assodato; ma che ci siano genitori così stupidi da prestare i loro figli a simili aberrazioni. Ma, in fondo, anche a questo siamo ormai avvezzi.


[Fonte: www.mytag.it]

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