sabato 12 dicembre 2009

Un esempio di indignazione


Ho trovato una lettera in cui una madre, discretamente spaventata,
chiede sostegno legale per provvedere all'abolizione della televisione
nell'asilo di sua figlia
.
[Fonte: noimamme.it]


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Gentile dottoressa,


la mia bimba di cinque anni frequenta una scuola materna privata (parrocchiale), poiché nella nostra zona le scuole materne statali sono piuttosto lontane. Il problema è questo: le insegnanti "piazzano" i bimbi subito dopo mangiato e per circa un'ora davanti alla televisione a vedere i cartoni animati (dvd e videocassette), e loro chiacchierano per i fatti propri senza neanche stare con i bimbi.

Io ho provato a chiedere alla direttrice che questa prassi fosse abolita, poiché è controproducente che all'asilo i bimbi vedano i cartoni animati anziché essere stimolati con giochi o intrattenimenti che sviluppano la fantasia. Lei mi ha risposto che accade solo nei mesi invernali (che sono la maggioranza) per tenere buoni i bimbi. A me sembra davvero assurdo. Quindi le chiedo se esistano leggi o regolamenti o altro, con i quali io possa andare ancora dalla direttrice con in mano qualcosa di concreto per risolvere la spiacevole situazione.

Grazie e buona giornata.

Silvia

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Cara Silvia,

questa scuola materna, pur essendo privata, è riconosciuta o comunque abilitata dal Comune? Dovrebbe essere munita di un'autorizzazione e attenersi di conseguenza ai programmi educativi deliberati dal Comune o dal Ministero.

Informati presso il Comune e chiedi di poter visionare eventuali regolamenti e/o circolari didattiche per le scuole materne, le quali, verosimilmente, non dovrebbero contemplare la visione dei cartoni animati tra le attività didattiche e ricreative delle scuole dell'infanzia.

Un caro saluto.

Avv. Chiara Donadon


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